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il piede piatto nel bambino

il piede piatto nel bambino

Il piede piatto è una patologia estremamente comune nella società occidentale. Tale patologia è determinata dalla caduta della volta plantare e dalla valgo pronazione del retropiede.
Nella prima fase della  bambino  fino ai 3-4 anni tale situazione è del tutto normale e fa parte della normale crescita del piede, infatti il piede correggerà  tale situazione in maniera spontanea fino ai 6-7 anni.

Perché trattare il piattismo?

 

In realtà il piattismo non rappresenta una malattia  in senso stretto,se doloroso va trattato per evitare che da adulti sviluppino patologie secondarie come l’artrosi della caviglia e l’alluce valgo e la persistenza di dolori al ginocchio dovuti alla persistenza del cosiddetto "strabismo convergente di rotula". L’intervento per tanto' risolutivo per il piattismo e preventivo per lo sviluppo delle suddette patologie secondarie
Non devono essere altresì trattati quei piedi piatti non correggibili in punta di piedi. In tale evenienza il piede piatto valgopronato potrebbe celare una sinostosi (patologia ossea non correggibile con i normali interventi di calcagno stop ed endortesi), in questi casi un esame radiografico e TAC si rende indispensabile per escludere una sinostosi.
Non c'è una età migliore per decidere per l'intervento ma è il chirurgo ortopedico pediatrico che lo indica in base alle caratteristiche del bambino

L'intervento maggiormente proposto e' il Calcagno-stop (artrorisi extrasenotarsica): Tramite una piccola incisione nel seno del tarso si infigge una piccola vite all’interno dell’astragalo (osso della caviglia), la parte terminale della vite, che presenta un’ingombro maggiore (di solito sferica), viene a trovarsi in questo modo nel seno del tarso e si oppone in questa maniera alla pronazione del calcagno (osso del tallone), correggendo la pronazione  e facendo risalire la volta plantare.Spesso ad esso bisogna associare l'allungamento del tendine di Achille con metodica percutanea. IL postoperatorio e' molto veloce: i piccoli pazienti deambulano subito senza ausilio di alcun tutore. L'intervento può essere fatto bilateralmente

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